STRUMENTI
Inquesto menù si trovano alcuni strumenti per agire sia a livello di singoli cittadini che di gruppi/Liste.
Come si coinvolgono i cittadini
Il volantinaggio sincronizzato
Come si crea una lista civica
Innanzi tutto occorre valutare con obiettività la propria situazione. L'ideale è poter contare su un buon numero di gruppi locali che da qualche anno abbiano già fatto attività concreta sul territorio e che quindi abbiano già una loro credibilità. Se ci sono alcuni gruppi disponibili dopo aver concordato un volantino si può cominciare a distribuirlo per invitare altri cittadini a collaborare al progetto. La nostra esperienza è che a volte l'idea di lanciare una Lista civica fa muovere persone che sono stanche del puro associazionismo e che invece desidererebbero agire sulle istituzioni "in presa diretta".
Come esempio vi proponiamo un volantino che ha generato effettivamente la nascita di una Lista civica. Alla prima riunione si può cominciare a fare un giro di presentazione dei partecipanti e una raccolta delle loro aspettative e delle problematiche che nel comune sarebbero da sistemare grazie all'impegno della Lista. E' molto utile, a meno che non ci si conosca già tutti, dedicare del tempo alla individuazione dei valori condivisi dal gruppo: è inutile tentare di creare una Lista se non c'è una buona convergenza in questo campo.
Alla fine della prima riunione vanno raccolti i recapiti (e-mail, telefono, ecc.) e fissata una data per una seconda convocazione. Alla seconda riunione si potrebbe definire un programma di lavoro che sicuramente deve prevedere l'ascolto e il coinvolgimento dei cittadini. Questo passo è fondamentale per dimostrare loro che c'è l'effettiva volontà di coinvolgerli. Questo lavoro può essere fatto con:
-appositi questionari da distribuire alle persone, o casa per casa prevedendo poi un sistema per la loro raccolta.
- riunioni come "La parola ai cittadini" che sono descritte al paragrafo qui sotto "Come si coinvolgono i cittadini".
Mentre si fanno queste riunioni è bene studiarsi i regolamenti ufficiali del nostro stato per la partecipazione alle competizioni elettorali.
Alcune indicazioni e rinvii a interessanti documenti si trovano sul sito:
http://www.beppegrillo.it/movimento/crea-la-tua-lista.html
Una volta avuti i suggerimenti dei cittadini i componenti della Lista possono trovarsi per definire la bozza del programma della Lista. Da questa fase in poi bisogna darsi da fare per organizzare degli eventi che attirino l'attenzione dei cittadini e dimostrino che si è effettivamente in grado di cogliere dei bisogni reali. Non occorre fare cose mirabolanti, occorre fare cose utili e concrete legate alla realtà locale. E' utile comunque organizzare anche alcune iniziative divertenti che coivolga le famiglie: artisti di strada, musicisti locali, corsi per fare il pane, mercatini biologici, ecc. In queste occasioni è importante cercare di raccogliere le e-mail o i telefoni dei potenziali interessati.
Come si fa un comunicato stampa.
Saper comunicare è di fondamentale importanza per chi vuole...contribuire a cambiare la società in cui vive. Molti ottimi gruppi politici e non, spesso fanno attività validissime che però, a causa di una carente comunicazione, restano sconosciute. Far conoscere un bel progetto non solo motiva i collaboratori a continuare, ma porta autorevolezza e credibilità al gruppo facilitando il lavoro futuro.
Su internet si trovano più siti con valide indicazioni su come si realizza un comunicato: segnaliamo ad esempio www.comunicoonline.it/scrivere/cap-04.pdf
Ricordiamo infine di prendere sempre con metodicità gli indirizzi e-mail ed i telefoni dei giornalisti che avrete modo di incontrare: è utile anche chiedere sempre se si occupano di particolari aree o argomenti.
Come si coinvolgono i cittadini
Viviamo in una epoca in cui i cittadini sentono le istituzioni e la politica come qualche cosa di sempre più lontano. E' molto importante lavorare per riportare i cittadini alla politica. Un sito in cui si trovano molte valide indicazioni è quello di Paolo Michelotto. In particolare segnaliamo - per la sua efficacia e per la facilità con cui può essere organizzato - l'evento che si chiama "La parola ai cittadini". Lo si trova descritto nel documento "Migliorare e introdurre la democrazia diretta nei comuni" scaricabile dal sito citato assieme ad altri interessantissimi documenti. Possiamo suggerirvi validi animatori in grado di gestire una bella e produttiva serata! Contattateci tramite il menù "Contatti"
Il volantinaggio diffuso sincronizzato
Il volantinaggio è una idea della RCI che serve per raggiungere quei cittadini che normalmente non leggono i giornali e basano le loro scelte su ciò che dice la televisione. E'indispensabile l'aiuto di un gran numero di Liste, enti e gruppi che vogliano dare una mano a rompere la barriera dell'informazione "allienata". Collabora! Per saperne di più
Buone pratiche
Ci sono comuni in italia che hanno realizzato iniziative molto interessanti nel campo dei rifiuti, del risparmio energetico, della mobilità ecc.. Una vera miniera di proposte e di documentazione immediatamente applicabile si trova sul sito dell'Associazione comuni virtuosi
L’ Impronta ecologica
Segnaliamo l'indicatore ambientale "impronta ecologica" perchè riteniamo che sia un utilissimo strumento che i gruppi e le Liste possono utilizzare per permettere alle persone di ragionare con la propria testa motivandole a cambiare il proprio stile di vita. Il concetto dell'impronta è molto utile per contrastare quelle iniziative che provocano squilibri ambientali e consumo di territorio come le speculazioni edilizie, le grandi opere.
L’impronta ecologica è un indicatore ideato nel 1990 da William Rees e Mathis Wackernagel e continuamente perfezionato da quest’ultimo: il WWF nel 1996 lo ha presentato in Italia traducendo anche l’omonimo libro che ora – grazie all'impegno della Rete di Lilliput - è arrivato alla quarta ristampa (Impronta ecologica – Edizioni Ambiente –2008).
L’impronta è utilizzata per correlare lo stile di vita ed i consumi di una popolazione con “la quantità di natura” che serve per sostenerli a tempo indeterminato. Questa “quantità di natura” – espressa in ettari di territorio pro capite - comprende sia le risorse naturali necessarie per mantenere quel tipo di vita e di consumi (es. campi per produrre grano, alberi per la carta, spazio costruito ecc.), sia gli spazi ambientali necessari per smaltire i rifiuti generati (es. ettari di foreste per assorbire l’anidride carbonica prodotta dalle auto); in pratica l’impronta rappresenta “il peso” (espresso in ettari di natura bio-produttiva) che ogni popolazione esercita sull’ambiente..
E’ molto interessante confrontare l’impronta della popolazione presa in esame con la “produttività pro capite” o “bio-produttività” del territorio su cui vive. Dal punto di vista dell’equilibrio ambientale se l’ impronta è minore della bio-capacità tutto va bene, se è maggiore c’è da preoccuparsi perché significa che la popolazione esaminata utilizza risorse provenienti dai territori esterni ai suoi confini. Come si vede dalla tabella se si desse il livello di vita dell’italiano medio a tutti gli abitanti della Terra occorrerebbe la produttività di più di due pianeti e questo non è possibile! Nella tabella sottoriportata sono riportati i dati relativi all’impronta ecologica di alcune nazioni tratti dal Living Planet Report 2010.
La democrazia diretta
Intendiamo per "democrazia diretta" l'insieme di leggi che servono per fare in modo che la sovranità prevista dall'Art. 1 della Costituzione possa essere effettivamente esercitata. Attualmente -purtroppo - siamo sovrani molto all'acqua di rose.
Una democrazia per essere compiuta deve prevedere sia la democrazia rappresentativa che la democrazia diretta.
Suggeriamo la lettura del libro "Più potere ai cittadini - Introduzione alla democrazia diretta e ai diritti referendari" scritto da Thomas Benedikter e scaricabile qui si tratta di un libro fondamentale per quanti si occupano di politica dal basso.